domenica 1 marzo 2009

Conservatorio Lucio Campiani di Mantova: tesi di VINCENZO ROSE




Mantova 28 febbraio 2009

Sala Ovale del Conservatorio Lucio Campiani di Mantova, Piazza Dante 1

Ieri ho presenziato alla  relazione conclusiva della tesi di Vincenzo Rose.  Nulla di particolare,  se non altro che egli vi è arrivato dopo una lunga professione  d’insegnante di musica, di cantante, di regista,  dove il dottorato sarebbe, ed è stato, il compendio finale della sua lunga carriera professionale.  Una Laurea  che,  per le capacità e l’esperienza del candidato, avrebbe potuto ottenere benissimo per Honoris Causa: uno dei casi in cui il  giudicato rischia essere  di “spessore” superiore ai giudicanti.
Invece, per un meccanismo oscuro dello spirito  umano, tale momento è stato reso  più malagevole del dovuto.

La relazione della tesi è  parsa scivolare su una serie  di domande che trasmetteva   la sensazione  che erano rivolte più  a  dimostrare   lo scibile  dei docenti, che l’eventuale preparazione del candidato… ed, in alcuni casi, di “difficile comprensione” tale da far dire all’esaminando, in un paio di occasioni: “ma vuole sapere quello che dice la bibliografia, quello  ho trovato o quello che penso io?”.  Mi è rimasta impressa e mi sono annotata questa: “...non voglio metterla in difficoltà ma, siccome non ho letto la tesi, vorrei una spiegazione su…”.

Che la commissione abbia giudicato, diciamo,  in modo “travagliato, difficoltoso ed impegnativo” lo si è capito  benissimo alla fine,  quando, al momento della comunicazione del voto, chiamato il  candidato,  è stato  impedito e vietato l’accesso nell’aula a chiunque: praticamente hanno espulso tutti i presenti all’esame.

1 commento:

Anonimo ha detto...

Vincenzo merita un grande applauso! Altri al suo posto avrebbero preso a pugni..."l'esimia commissione"