venerdì 4 dicembre 2009

Valeggio di Verona: Fotografo per divorzi




Gianni  Fasolini


Veleggio sul Mincio.  Gianni Fasolini ha messo un cartello in vetrina:  «Si eseguono servizi anche per separazioni e divorzi»
Prima fotografava sposi, ora ritrae pure divorziati

Separazione in vista? Divorzio? Perchè non sigillare in buona armonia la fine di un amore? Perchè non chiudere un matrimonio da buoni amici? Anzi, dato che ci siamo, perchè non farsi un’ultima foto insieme, sorridenti e felici in stile «lasciamoci così, senza rancor»?

Sono le domande che si è posto Gianni Fasolini, 45 anni, fotografo professionista con studio a Valeggio in via San Rocco. Specializzato in foto di nozze da qualche tempo lo è anche in foto di separazioni e di divorzi.

Fasolini immortala l’inizio di una vita a due, ma è pronto a far clic anche sulla sua fine.
«Perchè», si è detto il fotografo di Valeggio, «non offrire anche questo servizio?».

Detto fatto: dieci giorni fa ha appeso un cartello in vetrina: «Si eseguono servizi fotografici anche per separazioni e divorzi».
Forse non è un caso che l’originale idea sia venuta a un fotografo di Valeggio, paese famoso in provincia e fuori per i ristoranti specializzati in banchetti nuziali.

Andati in crisi i matrimoni, sia quelli religiosi (col loro bel contorno di parenti e amici), che quelli civili, anche molti locali valeggiani sono andati in crisi. O si sono reinventati proponendo qualcosa di nuovo.


Proprio come Fasolini. «L’idea mi è venuta un giorno ascoltando la radio in macchina», racconta. «Ad un certo punto parlano di una fiera in Austria incentrata sulle separazioni e i divorzi.  C’era chi offriva fiori, chi oggetti regalo o cene. È stato lì che ho capito che era ora di adeguarsi ai tempi, di aggiornarsi».

Il fotografo di Valeggio è felicemente sposato con Susy e ha due bambine, Sofia, di quasi 8 anni, e Sara di 3. «Come ha commentato l’idea mia moglie?  Dandomi del matto. Ma è abituata alle mie invenzioni. Del resto bisogna stare al passo con i tempi. Intendiamoci: sono più contento quando fotografo matrimoni e battesimi. È tutta un’emozione particolare.  Voglio conoscere prima delle nozze gli sposi, divento loro amico.  Ma il fatto è che i matrimoni calano.  Quest’anno ho fatto una ventina di servizi nuziali.  Quando ho cominciato l’attività erano il doppio. Adesso i giovani scelgono di convivere.
Ma non è colpa solo dei valori in crisi. Il fatto è che rimangono troppo senza lavoro, fanno i precari a vita. Come possono in questo modo decidere di mettere su famiglia?».


Ma c’è stato qualcuno che ha chiesto un servizio fotografico per divorziati? «Finora no. C’è stata tanta curiosità. Che foto farei? Sceglierei intanto una location romantica. Dopotutto alle spalle hanno un rapporto in cui credevano. Proporrei, anzi, una stretta di mano, un abbraccio un bacetto d’addio.
Non tutte le separazioni sono dure. Qualche anno fa ho fatto le foto di nozze ad uno che poi si è scoperto omosessuale. Cos’è successo? Lui lo ha detto a lei, lei ha capito e ha accettato il fatto. Sono rimasti amici».


Naturalmente il “servizio fotografico d’addio” ci viene a costare assai meno di quello nuziale.
 «Un servizio fotografico di nozze, completo di album e tutto compreso, va dai 700 ai 2.000 euro. Dipende dal numero di foto e dalla loro grandezza. Uno per il divorzio? Molto, ma molto meno» .


Fonte: srs di Morello Pecchioli/ L’Arena di Verona del 3 ottobre 2008, pag. 33

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