martedì 19 gennaio 2010

Data della Morte di Gesù Cristo





Durante alcuni scavi nell'antica Città dell'Aquila, in Italia, venne trovata una lamina di rame dentro un antico vaso di marmo. Fu il Commissario alle Arti dell'esercito francese a scoprirla. Scritta originariamente in ebraico, venne tradotta in francese nel 1810. Sul rovescio di questa lamina di rame, è incisa questa frase: «Una lamina simile viene mandata a ogni tribù». Al tempo della sua scoperta, la lamina di rame venne conservata nella sacrestia della Chartem (Certosa).
«Nell'anno 17 dell'imperatore Tiberio Cesare e nel ventisettesimo giorno di marzo, nella santa città di Gerusalemme, sotto il sacerdozio di Anna e Caiaphas, sacrificatori per il popolo di Dio, Ponzio Pilato, governatore della Galilea inferiore, seduto sul seggio presidenziale del Pretorio, condanna Gesù di Nazareth a morte sulla croce fra due ladri, in base alla nota e grande prova del popolo che dice:


I. Gesù è un corruttore.   
II. Egli è un sedizioso. 
III. Egli è il nemico della legge. 
IV. Egli chiama se stesso falsamente Figlio di Dio. 
V. Egli chiama se stesso falsamente Re d'Israele. 
VI. Egli è entrato nel Tempio seguito da una moltitudine che portava in  mano rami di palma. 


[Pilato] ordina al primo centurione, Quilius Cornelius, di condurre costui, il prigioniero, sul posto dell'esecuzione. Proibisce a chiunque, povero o ricco, di fare opposizione alla morte di Gesù Cristo


I testimoni che hanno controfirmato la condanna di Gesù sono: Daniel Robani, un Fariseo; Joannes Robani; Raphael Robani; Capet, un cittadino».




La data é il 27 marzo nel 17°  anno di Tiberio Cesare,
quindi secondo questo documento Gesù venne crocefisso nel 30/31 d.C.






Fonte: da  srs di Fida M. Hassnain


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