mercoledì 10 novembre 2010

Non comprerò più Fiat

L’autocarro 18BL del 1917 protagonista della prima Guerra Mondiale

 I danni di una industria che era parte dello stato e sostenuta da Mediobanca.

Con la Prima Guerra Mondiale 1915- 1918 iniziò ad avere degli utili notevoli proprio costruendo veicoli bellici e aerei anche se il paese versava in una crisi tragica e così successe nella II Guerra Mondiale.
Ha letteralmente sconvolto il paese che nel primo dopoguerra fu indotto a lasciare il trasporto fluviale e il trasporto marittimo a favore di quello su gomma.
Ha spostato masse bibliche dal sud a Torino, attraverso il famigerato “treno del Sole”.
Ha intensificato la produzioni di prodotti bellici dalle bombe agli elicotteri.
Ha voluto dallo Stato l'Alfa Romeo “gratis et amore dei” per poi cancellarla definitivamente mantenendo solo il marchio svuotato, ha assorbito la prestigiosa Lancia, la De Tomaso, L'innocenti ecc.
Ha intensificato la costruzione dei trattori spinta dai prestiti del piano verde ai contadini a fondo perduto.
Ha succhiato denari ed energie per ogni stabilimento costruito, ha condizionato la politica e le scelte parlamentari.
La famiglia Agnelli attraverso l'ingegneria finanziaria ha trasformato la proprietà azionaria del 3% nel potere spotico. Un vero flagello per l'Italia. Vada pure dove vuole ma si ricordi che gli italiani prima di comprare Fiat ci penseranno bene.
Ultimamente ha fornito circa 50 autolettighe, usate dal governo cinese, per eseguire le condanne a morte, portando direttamente il condannato dal penitenziario al cimitero.
Alla Fiat non interessa l'uomo, al centro dei suoi interessi c'è altro.
Non comprerò più fiat.

Fonte: srs di Luigi Pellini  da http://luigi-pellini.blogspot.com/ del 26 ottobre 2010



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