giovedì 30 dicembre 2010

È morta Isabelle Caro

Isabella Caro

È morta Isabelle Caro, protagonista nel  2007 della campagna choc contro l’anoressia di Oliviero Toscani - la ragazza aveva solo 28 anni.  Il  decesso a Tokyo il 17 novembre, per polmonite, ma la notizia è stata resa nota solo oggi.


"Purtroppo non ho un bel ricordo di Isabelle Caro, era una ragazza molto malata, prima nella testa che nel corpo",  ha commentato il fotografo Oliviero Toscani dopo aver appreso la notizia. "Non sapevo che fosse morta", ha detto, senza essere tuttavia sorpreso dalla notizia del decesso della "Ragazza che non voleva crescere", come la stessa Caro si è definita nel titolo della sua autobiografia.

Ospite in programmi televisivi, un anno dopo la campagna pubblicitaria aveva raccontato che stava meglio e che era in ripresa. Invece, il 13 novembre 2010  ha smesso di vivere.


Suicida la madre della modella anoressica

Dopo morte figlia ritratta da Toscani

Isabella Caro

La madre di Isabelle Caro, la modella morta per anoressia a novembre, non ha retto al dolore e si è suicidata. Lo ha rivelato il marito Christian: "Mia moglie si è tolta la vita la settimana scorsa - ha detto al quotidiano svizzero 20 Minuten - non riusciva a farsi una ragione della morte di Isabelle. Si addossava colpe terribili, in particolare per averla fatta ricoverare". Subito dopo la morte l'uomo aveva accusato di "negligenza" i medici.

Isabelle è morta il 17 novembre, a 28 anni, nell'ospedale Bichat, dove era stata ricoverata per una grave disidratazione. "Marie si sentiva in colpa per averla fatta ricoverare", ha detto Christian Caro.
Subito dopo il decesso della figlia, l'uomo aveva diffuso un comunicato in cui accusava di "negligenza" il personale medico dell'ospedale e aveva sporto denuncia per omicidio doloso alla procura di Parigi. In particolare accusa i dottori di aver sedato Isabelle per farle degli esami quando "chiunque nelle condizioni di Isabelle non avrebbe dovuto essere sedato, ogni medico dovrebbe saperlo".

L'uomo ha attribuito anche alla stampa la responsabilità di aver alimentato i sensi di colpa della moglie, soprattutto in un'intervista a Oliviero Toscani che, nel 2007, aveva reso celebre Isabelle fotografandone il corpo scheletrico e facendola testimonial della lotta contro l'anoressia, di cui soffriva da quando aveva 13 anni.

In un'intervista rilasciata sempre a 20 Minuten dopo la morte della modella, Toscani aveva giudicato Isabelle "molto egoista e molto presa da se stessa. Non ha mai capito che non era una modella - aveva detto Toscani - era una ragazza malata e in fase terminale, pensava di avere successo come attrice, ma si era montata la testa. Era diventata vittima di se stessa usando i media". Parole definite scandalose dal padre soprattutto se riferite ad una persona appena morta.

Nel 2008 era uscita l'autobiografia di Isabelle, "La ragazzina che non voleva ingrassare", dove la giovane raccontava di una famiglia composta da un padre assente e da una madre iper-protettiva che, per difenderla da ogni possibile minaccia del mondo, l'aveva praticamente reclusa in casa, impedendole di frequentare la scuola e le amicizie, persino di uscire in giardino e coprendola di giocattoli ed attenzioni, quasi per paura che crescesse.

Fonte: TGCOM del 20 dicembre 2011


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