domenica 19 dicembre 2010

Lavoro e Carriera: Perché Ci Hanno Preso in Giro



Il lavoro che vuoi non c'è, e non ci sarà. Penso che ci abbiano proprio presi in giro, da sempre.

A dir la verità non ho mai creduto molto nello schema scuola -> laurea -> postofisso -> pensione -> morte.
C'è sempre stata una vocina dentro di me che mi insinuava un dubbio lacerante e col passar degli anni il dubbio si è consolidato ed è divenuto consapevolezza.
La disoccupazione aumenta perchè sempre più giovani lo hanno capito e rifiutano ciò che viene loro proposto.

Ed hanno ragione.

Anni di illusioni e di addomesticamento scolastico e sociale per arrivare poi a scoprire che tutti gli sforzi profusi non sono serviti per fare ciò che avevamo deciso o ciò che ci sarebbe piaciuto.  Ma solo per alimentare un esercito di moderni schiavi da inserire in catene di montaggio ben mimetizzate.

Più o meno consapevolmente lo si è capito, ed ecco perché;

1) La disoccupazione è in aumento.

2) I lavori vacanti anche.

3) I giovani che non lavorano non si inseriscono più neanche nelle liste di collocamento

E, bada bene, quando vedi il politico di turno che bacchetta i giovani dicendo che è pieno di posti per scaricare le casse al mercato chiediti perché non lo ha accettato lui quel posto.

Rifuggi sempre, e senza rimorso,  da chi distribuisce regole che valgono (solamente) per gli altri. Si chiama Propaganda.

In realtà ci troviamo di fronte ad una fase di transizione più spirituale che economico-sociale. Per afferrarne bene l'essenza basta allargare la visione del nostro momento storico partendo da 150 anni fa ed arrivando a 150 nel futuro.

Così facendo ciò che sembra così immutabile e assoluto se visto nel nostro piccolo contesto, come questo tipo di capitalismo basato sul mercato del lavoro, appare ciò che è: un momentaneo fuoco di paglia che lascerà un cumulo di macerie.

Nel prossimo futuro:

-ognuno di noi sarà altamente specializzato in qualcosa

-la molla che ci porterà a specializzarci non sarà l'ambizione sociale ma la passione, fare ciò che ci piace

-impareremo più facendo che con i libri
-non esisteranno più "società" o "imprese", ma tanti individui super-specializzati che collaboreranno spontaneamente e con entusiasmo a progetti comuni, ognuno mettendo a disposizione la propria conoscenza

-la tecnologia servirà anche per scaricare le cassette al mercato, lasciando finalmente l'uomo libero di nobilitarsi col lavoro che preferisce.

Questo sarà il futuro, è per questo che la società sembra in crisi: stiamo solo diventando consapevoli rifiutando un mercato del lavoro repressivo. Se devi puntare fallo bene: punta su te stesso.

Il lavoro che vuoi non c'è e non ci sarà, se lo vuoi te lo devi creare da solo.

Fonte: Ikaro



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