lunedì 2 maggio 2011

PROTENNOIA TRIMORFICA: NAG HAMMADI - CODICE 13

 John D. Turner

Docente di Studi Religiosi presso il Dipartimento di Studi Classici della Università Lincoln del Nebraska 
Versione italiana dall’inglese di Sabato Scala

INTRODUZIONE

Il testo che proponiamo al lettore si colloca tra i più interessanti della biblioteca dei 52 ritrovati a Nag Hammadi in Alto Egitto nel 1945. Tratto dal tredicesimo codice 13 è il 51mo testo della raccolta.

La Protoennoia Trimorfica riprende tematiche analoghe a quelle presenti nell’Apocrifo di Giovanni, documento di origine chiaramente gnostico cristiana, ma affini anche allo Zostrianos (cod. VIII), testo che, invece, emula tematiche care al mazdeismo e, soprattutto dal punto di vista della identificazione delle entità cosmogoniche, al Vangelo degli Egiziani (cod. III).

Adoperando il principio di classificazione caro ad Hans Jhonas, collegato alla funzione teologica attribuita al mondo della materia ed al dio di questo mondo, il Demiurgo, possiamo collocare il testo nell’ambito dello gnosticismo di tipo alessandrino, da cui traggono origine, da esempio, le correnti valentiniana, settiana e barbelottiana..

Il testo è, per maggior precisione, classificabile proprio nell’ambito dei documenti nati all'interno di quest’ultima corrente, poiché in esso si fa esplicito riferimento a quanto Ireneo narra a proposito dei Barbelottiani:

“Alcuni di loro pensano che nello spirito verginale abiti un Eone che non invecchia mai, da loro denominato Barbelo. Lì, dicono, c’è un Padre innominabile, ma volle che questo si manifestasse a Barbelo. Questo pensiero procedette, si fermò al suo cospetto, e domandò la Preconoscenza. Dopo che fu proceduta la Preconoscenza, ancora su loro richiesta procedette l’Incorruttela e poi la Vita eterna. Barbelo, riponendo la sua gloria in esse e guardando verso la Grandezza, si dilettò del concepimento e generò per questa una luce simile a lei. Questo, dicono, è il principio della illuminazione e generazione di tutte le cose. Il Padre, vedendo questa luce, la unse della sua bontà perché divenisse perfetta. Ora questo dicono che è Cristo. Questo a sua volta chiede, come dicono, che gli sia dato come aiuto Intelletto. E così procedette Intelletto. Inoltre il Padre emette Logos. Nasceranno così le sigizie di Pensiero e Logos e di Incorruttibilità e Cristo: la Vita eterna è stata congiunta a Telema e Intelletto a Preconoscenza. E questi magnificavano la grande luce e Barbelo” (Ireneo Adversos haereses 29,1)

Tra le etimologie possibili del termine Barbelos riteniamo che quella più plausibile derivi dalla unione delle parole aramaiche BR (Bar) e BL (Bel) letteralmente Figlio della Mente ovvero del Nous, anche perché, come si vedrà anche in questo testo, il Pensiero, la Voce, La Parola sono le caratteristiche salienti della Proto – Ennoia cui il testo è dedicato.

In forma sintetica potremmo riassumere la cosmogenesi barbelottiana come segue.

Barbelos fu la prima emanazione della Monade, “l'invisibile sopra tutti” o ”la luce, pura, santa, immacolata e incommensurabile”.

L’Ennoia era una entità cara alla più antica delle forme dello gnosticismo cristiano, ovvero la corrente Simoniana (legata a Simon Mago).

Il pensiero esposto dalla corrente Barbelottiana sembra essere la naturale evoluzione del pensiero di Simone e la sua trasformazione in un complesso sistema cosmogonico, in tal senso la Protoennoia Trimorfica sembra essere intimamente collegata ad un altro fondamentale testo della biblioteca di Nag Hammadi: l’Esegesi dell’Anima, che Noi abbiamo collocato, appunto, in ambito Simoniano.

Un ulteriore o testo emblematico del filone poetico dedicato alla Sophia è il Tuono Mente Perfetta che ritorna sul tema della Caduta e prostituzione della Sofia in forma di poesia su cui non ci soffermeremo.

La Protoennoia Trimorfica, a nostro avviso, precede il Vangelo di Giovanni, come si evince dalla minore complessità narrativa e teoilogica, e appare ispirata proprio, se non direttamente almeno per forma e contenuti generali, proprio alla Esegesi dell’Anima costituendone una evoluzione colta.

Anche l’aspetto androgino e la forma triplice della Barbelos-Protoennoia, pare richiamare, nella sua manifestazione terrena, la coppia Simone/Cristo - Elena/Maddalena.

Barbelos, infatti, generò Ennoia, il primo pensiero e il Demiurgo Iadalboath, creatore del mondo materiale. Ma quest'ultimo rubò la luce della Ennoia, e Barbelos per compensare questa perdita, cercò di sedurre gli altri Eoni per carpirne la potenza luminosa.

La Protoennoia, ovvero il Pensiero del Padre, discende, quindi, tre volte sulla terra, in forma invisibile, e cattura, uno dopo l’altro, frammenti della luce che l’Archigenitore (il Demiurgo) ha sottratto al regno del Padre, riportandola nel luogo d’origine.

Un secondo interessante parallelo è effettuabile con il Vangelo degli Egiziani, testo che, però, si colloca nel filone Sethiano, maggiormente legato ad una rivisitazione della narrazione biblica delle origini del mondo in chiave egizia.

Proprio osservando quest'ultima affinità, legata principalmente alle denominazioni delle emanazioni del Padre prima ancora che alle rispettive qualità, riteniamo sia lecito inquadrare questo testo quale interessante ponte tra le correnti Barbelottiane e Settiane.

Nel contempo riteniamo che questa ipotesi di lavoro ci offra, per estensione, una pista che andrebbe indagata accuratamente, ovvero la possibile derivazione della corrente settiana da quella più antica dositeiana, (legata a Dositeo).

Va, infatti, ricordato che la tradizione patristica pone sia Dositeo che Simon Mago, tra i discepoli del Battista che, a seguito della morte del loro maestro, entrarono in conflitto avendo, Dositeo usurpato, ad avviso di Simon Mago, il posto di successore del Battista che competeva a quest’ultimo, mentre Simone era (ancora un caso?) in Egitto inviato dal Battista ad approfondire le arti magiche e la teologia gnostica..

Il Corpus di Nag Hammadi contiene, a questo proposito, un altro importante testo, le Tre Steli di Seth, che, almeno basandosi su considerazioni di complessità teologica, pare essere antecedente la composizione del Vangelo degli Egiziani ed averlo ispirato non meno di quanto L’Esegesi dell’Anima, a nostro avviso, ha ispirato il testo che stiamo analizzando.

E’ proprio il legame delle tematiche e soprattutto delle entità che si riscontra tra questo testo ed il Vangelo degli Egiziani che ci spinge a credere che la cosmogonia esposta in questo testo e nel Vangelo degli Egiziani si ispirino ad una filosofia cosmogonica di origini più antiche che accomunava le conoscenze di Dositeo e Simon Mago e che, a questo punto, potrebbe risalire al pensiero del Battista o addirittura essere parte di una teologia di origini egizie che precedette il cristianesimo.

Indizi in tal senso si potrebbero ricercare in testi di chiara origine ermetica quali il trattato della Ogdoade e dell'Ennade, anch'esso incluso come la Repubblica di Platone, nel Corpus di Nag Hammadi.

La scelta di tenere insieme tutti questi documenti in un'unica raccolta, quindi, pare, a nostro avviso, tutt’altro che casuale e legata ad una scuola che aveva pienamente afferrato il nesso di stretta interdipendenza delle filosofie precristiane, platonica ed ermetica con quelle successive di matrice gnostica (Dositeana, Sinomiana, Valentiniana, Settiana, Barbelottiana).

In tal senso si darebbe, corpo, inoltre, anche al motivo per il quale, in pieno ambiente di matrice mazdaica e senza apparenti influssi storicamente certi, si é sviluppato e conservato fino ai giorni nostri, l’unica antica forma di gnosticismo cristiano sopravvissuta: il movimento Mandeo, che si richiama già nei sui testi più antichi, proprio all’insegnamento del Battista.

PROTENNOIA TRIMORFICA

IL TESTO

Io sono la Protennoia, il Pensiero che abita nella Luce. Io sono il movimento che risiede nel Tutto, colei nella quale tutto prende il suo fondamento, la primogenita tra coloro che vengono all'essere, colei che esiste prima di tutto. Ella (Protennoia) é chiamata con tre nomi, sebbene  esiste  da quanto é perfetta. Io sono invisibile dentro il Pensiero dell'Uno Invisibile. Io mi rivelo nelle cose incommensurabili, ineffabili. Io sono incomprensibile, abito nell'incomprensibile. Io muovo ogni creatura.

Sono la vita della mia Epinoia che abita in ogni Potenza,  ogni eterno movimento, nelle invisibili Luci e negli Arconti, Angeli e Demoni, ed in ogni anima che abita nei Tartari, in ogni anima materiale. Io abito in coloro che vengono all'essere. Io muovo ogni cosa e scavo in tutti loro. Io cammino dritta e sveglio coloro che dormono. Sono la vista di quelli che abitano nel sonno.

Io sono quella Invisibile dentro tutti. Sono io che istruisco su ciò che é nascosto perché conosco tutto e ciò che esiste in esso. Io sono senza numero oltre tutti. Io sono incommensurabile, inaccessibile, tuttavia ogni volta che lo desidero mi rivelerò come voglio. Io comando su tutto. Io esisto prima di tutto e sono in tutto, poiché esisto in ciascuno.

Sono la Voce che parla dolcemente. Io esisto da prima. Abito nel silenzio che circonda ciascuno di loro. E sono la Voce nascosta e abito con nel mio, incomprensibile, incommensurabile Pensiero, nell'incommensurabile Silenzio.

Discesi nel mezzo del mondo inferiore e brillai nell'oscurità. Sono io colei che versò fuori l'Acqua. Sono colei che é nascosta nelle acque raggianti. Io sono colei che gradualmente emisi tutto dal mio Pensiero. Sono colei che ha la voce pesante. Attraverso di me viene fuori la Gnosi. Io abito nell'ineffabile e nell'inconoscibile. Io sono percezione e conoscenza, emetto una Voce per mezzo del Pensiero. Sono la Voce reale. Grido ovunque ed essi la (la voce) mi riconoscono poiché il seme abita in loro. Sono il Pensiero del Padre e attraverso di me procede la Voce che é la Conoscenza delle cose eterne. Io esisto come Pensiero per tutto e sono  unita con l'inconoscibile ed incommensurabile Pensiero ... Io mi rivelo...si, Io... attraverso tutti coloro che mi riconoscono. Per questo sono unita con ognuno dalla virtù del Pensiero nascosto ed una Voce esaltata, alla pari di una Voce dal Pensiero Invisibile. Esso é incommensurabile poiché abita nell'Incommensurabile. E' un mistero;é inseparabile dall'Incomprensibile E' invisibile a tutti coloro che sono visibili in tutto. E' la Luce che abita nella Luce.

Siamo noi che ci siamo anche separati  dal mondo visibile, poichè siamo stati salvati dalla sapienza nascosta, per mezzo della ineffabile ed incommensurabile Voce. E chi é nascosto dentro di noi paga il tributo dei suoi frutti all'Acqua della Vita.

Poi il figlio che é perfetto in ogni aspetto ... cioè la Parola che si é originata dalla Voce; che procedette dall'alto, che contiene il suo Nome;  che é una Luce -- egli rivelò le cose eterne, e tutto ciò che era sconosciuto fu conosciuto. E le cose difficili da interpretare e segrete,  egli le rivelò. E per tutte quelle che erano nascoste nel Silenzio con il Primo Pensiero, egli pregò verso di loro. E rivelò se stesso a quelli che vivevano nell'oscurità, e mostrò se stesso a quelli che vivevano negli abissi, e a quelli che abitavano nei tesori nascosti, egli narrò ineffabili misteri, e parlò di cose irripetibili a tutti quelli che divennero Figli della Luce.

Ora la Voce che si origina dal mio pensiero esiste come tre permanenze: il Padre, la Madre ed il Figlio. Esistendo percettibilmente come Parola, essa (la Voce) ha all'interno una Parola dotata di ogni gloria e ha tre mascolinità, tre potenze e tre nomi. Esse esistono nella forma del Tre ... -- che sono angeli -- segretamente all'interno del Silenzio dell'Ineffabile.

Egli é il solo che può venire all'essere, che é il Cristo. E, come per me, egli si consacrò alla gloria dell'Invisibile Spirito con la bontà.. Ora i tre, io stabilii che fossero in eterna gloria sopra gli Eoni nell'Acqua Vivente, che é la gloria che lo circonda che venne fuori dalla Luce di questi Eoni esaltati, Essa é la Luce gloriosa che persevera saldamente. Si levò in piedi dalla luce che la circondava, che é l'Occhio della Luce che brilla su di me Egli perpetuò il Padre degli Eoni, che sono io, il Pensiero del Padre, Protennoia, che é Barbelo, la gloria perfetta incommensurabile Invisibile che é nascosta. Sono l'Immagine dello Spirito invisibile ed attraverso di me tutti sono definiti, io sono la Madre, cosi come la luce che é chiamata Vergine, colei che é chiamata Meirothea, il grembo incomprensibile, incompressibile ed la Voce incommensurabile.

Poi il Figlio Perfetto si rivelò ai suoi Eoni che erano stati originati da lui, li rivelò e li glorificò e diede troni e li pose in gloria perché lo glorificassero.

Essi benedissero il Figlio Perfetto, il Cristo, il solo originato da Dio.  Ed essi lo glorificarono dicendo "Egli ! Egli é! Il Figlio di Dio! Il Figlio di Dio! Egli é colui che é! L'Eone degli Eoni, ecco l'Eone che si generò!Egli é nato per due volte secondo il proprio desiderio!! Quindi lo glorifichiamo ma mo o o o eia ei on ei Eone degli Eoni! L'Eone che elargisce!

Inoltre il Dio diede loro (agli Eoni) potere di vita sul quale essi possono contare e li stabilì. Il primo Eone che fu stabilito sul primo: Armedon, Nousanios, Armozel; il secondo fu stabilito sul secondo Eone: Phaionios, Ainios, Oroiael; il terzo sul terzo eone: Mellephaneus, Loios, Daveithai; il quarto sul quarto: Mousanios, Amethes, Eleleth; Ora questi eoni furono generati da colui che fu generato, il Cristo, e questi ricevettero così come diedero, gloria.

Essi furono i primi ad apparire, esaltati nel loro pensiero, e ciascuno degli Eoni diede miriadi di glorie all'interno della grande intracciabile Luce, ed essi tutti insieme benedissero il perfetto Figlio di Dio che era stato generato.

Poi venne fuori una Parola dalla grande Luce Eleleth e disse "Io sono il re! Chi che generò il Chaos e genero il mondo di sotto?". All'istante, la sua Luce apparve, raggiante, e dotato con l'Epinoia. I Poteri dei Poteri non lo supplicarono ed immediatamente comparve il grande Demone che legiferò sopra le parti basse del mondo inferiore e del Chaos. Egli non aveva nessuna forma e nessuna perfezione, ma al contrario, possedeva la forma della gloria di quelli che erano stati creati nell'oscurità. Ora egli si chiamò "Saklas", che é "Samael", "Yaltabaoth", egli é colui che prese il potere che fu strappato via dalla innocente (Sofia), che  fu, alla fine, sopraffatto dal colei che é la luce Epinoia, che discese da colei dalla quale era stata originata.

Ora quando l'Epinoia della Luce capì che egli (Yaltabaoth)  l’aveva estratta (la Luce) da un altro ordine, anche se era più basso di lei, disse "Dammi un'altro ordine così che io possa trovare per me un luogo dove abitare affinché non abiti per sempre nel non-ordine".  E l'ordine della intera casa di gloria concordò su questa parola. E una benedizione fu portata per lei e il più alto ordine fu concesso per lei. Ed il grande Demone comincio a produrre eoni in analogia agli Eoni reali, eccetto per il fatto che li produceva con il suo proprio potere.

Allora anche io ho rivelato segretamente la mia voce dicendo "Cessate! Desistete, voi che vi muovete nella materia, ecco. Io sto venendo giù nel mondo dei mortali  per constatare ciò che è accaduto in questo posto dal tempo in cui l'innocente Sofia fu sopraffatta, colei che discese, così da conoscere il loro scopo che é quello che si rivela dalla loro nomina. E tutto fu distribuito, ciascuno che abita nella casa della luce ignorante, e negli abissi tremendi.  E l'Archigenitore della ignoranza regnò sul Caos e nel mondo di sotto, e produsse un uomo simile a me. Ma non sapeva nulla di ciò che poteva divenire per la sua sentenza di dissoluzione, ne riconosce la potenza in lui.

Ma ora io sono venuta giù sono discesa nel Caos. Ed ero con i miei che erano in quel posto. Io sono nascosta dentro di loro, dandogli la loro potenza e dando loro la forma. E dal primo giorno fino al giorno in cui assegnerò la gloria con forza a coloro che sono miei, io rivelerò me stessa a colui che ha ascoltato i miei misteri che è Figlio della Luce.

Io sono il loro Padre e ti esporrò loro un mistero ineffabile, non divulgabile dalle mie labbra: ho sciolto ogni legate per  voi, ho rotto le catene dei demoni del mondo inferiore,  le cose con cui sono legati i miei membri lasciatele a loro. E le alte pareti di nerezza che sovrastano, i cancelli sicuri di quei crudeli le ho sfondate  e ho rotto e le loro barre. E la forza diabolica e quella che li batte e quella chi li ostacola, il tiranno, l'avversario, colui che é il Re, il nemico presente, in verità tutto ciò lo ho spiegato a coloro che sono miei, che sono Figli della Luce, in modo che essi  potessero annullarli tutti e fossero salvati da tutti quei legami di quel luogo ed entrassero in quello in cui essi erano sin dall'inizio.

Io sono la prima che é discesa a causa della mia parte che vi é rimasta, lo Spirito che è nell'anima che ha avuto origine nell'Acqua della Vita e fuori dalla immersione nei misteri.
Io parlai con gli Arconti e le Autorità.  Poiché ero scesa giù nella loro lingua, parlai dei misteri ai miei, di un mistero nascosto, ed i vincoli dell'eterno oblio furono dissolti. Innestai il frutto in loro che é il pensiero del Padre, l'immutabile Eone,  la mia casa ed il loro Padre. Scesi per quelli che sono miei dall'inizio,  li ho raggiunti ed ho rotto i fili originari che li hanno asserviti

Quindi ciascuno di quelli che erano presso di me brillò ed ho preparato un modello per queste luci ineffabili che sono presso me. Amen.


IL DICORSO DI PROTOENNOIA: PRIMO

Io sono la voce che appare attraverso il mio Pensiero, per questo io sono "Colui che é sizigetico", per questo sono chiamata  "Il Pensiero dell'Invisibile". Per questo sono chiamata "La Parola immutabile", Io sono chiamata "Colei che é sizigetica".

Sono singola poiché sono incorrotta. Io sono la Madre della Voce, parlo in molti modi, completo il Tutto. E' in me che la conoscenza dimora, la conoscenza delle cose eterne. Io sono colei che parla con ogni creatura e che conosce tutto. Io sono colei che innalzala la Parola della Voce alle orecchie di coloro che mi hanno conosciuto, coloro che sono i Figli della Luce.

Ora io sono venuta la seconda volta nelle sembianze di donna e ho parlato con loro. Io dirò loro della fine degli Eoni e insegnerò loro l'inizio dell'Eone, l'uno che non muta, quello in cui la nostra apparenza sarà cambiata.

Saremo purificati all'interno di questi Eoni dai quali Io mi rivelerò nel Pensiero nelle sembianze della mia mascolinità.

Mi sono depositata fra coloro che sono degni nel pensiero del mio Eone che non cambia. Gli dirò un mistero di questo Eone particolare e ti dirò delle forze che sono in esso. La nascita é salutata, l'ora genera l'ora, il giorno genera il giorni. I mesi fanno conoscere i mesi. Il tempo ha girato intorno al tempo. Questo particolare Eone è stato completato in questo modo ed è stato misurato ed esso era piccolo, dato che era una barretta che ha liberato una barretta e era un giunto che è stato separato da un giunto

Allora, quando le grandi Autorità hanno saputo che il periodo dell'adempimento era giunto - così, come nella pancia della partoriente  si avvicina il tempo, così si vede avvicinarsi la distruzione - tutti gli elementi tremarono  insieme e le fondamenta del mondo inferiore, i soffitti del caos, furono mossi e un fuoco grande brillò nel loro mezzo e le rocce della terra furono agitate come una canna battuta dal vento. Ed i percorsi del destino e colui che assegna le destinazioni furono grandemente sconvolti da un grande tuono. Ed i troni delle potenze furono disturbati, poiché furono  invertiti ed il loro re ne rimase impaurito.

E coloro che perseguono il destino pagarono il loro affidarsi al suo esame e dissero alle Potenze: “Cos’è questo disturbo e questa agitazione che è venuta su di noi attraverso una Voce ed una Parola esaltata? La nostra intera abitazione è stata agitata, l’intero percorso d’ascesa è stato distrutto ed il percorso su cui viaggiamo, che ci porta fino all’Archigenitore della nostra nascita, ha cessato d’essere stabile per noi.”

Allora le Potenze risposero dicendo “Anche Noi siamo smarrite di fronte a quanto accade, poiché non abbiamo capito cosa è stato responsabile di ciò. Ci siamo alzate e siamo andate dall’Archigenitore chiedendogli ”Le Potenze tutte si sono riunite ed si sono recate fino al Archigenitore. E gli hanno detto, “dove è il vanto di cui possiamo vantarci?” Non lo abbiamo sentito dire ” “Sono dio e sono il vostro padre ed sono io che ero prima di voi, e nessuno è più di me.

Ora Ecco, è comparsa una Voce che appartiene a quel Discorso invisibile dell’Eone che non conosciamo. E noi stessi abbiamo riconosciuto a chi apparteniamo, per quella voce che abbiamo ascoltato, noi siamo estranei e non lo abbiamo riconosciuto e non abbiamo saputo dov’era.

È venuto e ha messo il timore tra di noi e l'indebolimento nei alleati delle nostre armi. Così ora piangono e si addolorano amaramente! Per quanto riguarda il futuro, facci fare l’intero volo prima d’essere imprigionati con la forza  e portati giù nel seno del mondo inferiore. Perchè già l'allentamento della nostra schiavitù si è avvicinato a ed i tempi si sono accorciati bruscamente, i giorni si sono ridotti, il nostro tempo è stato compiuto e il pianto per la nostra distruzione si è avvicinato, di modo che possiamo essere presi e condotti nel posto che riconosciamo.

Per quanto riguarda il nostro albero da cui ci siamo sviluppati, un frutto dell'ignoranza è ciò che esso possiede, anche per le sue foglie, é la morte che abita in loro e la nerezza abita sotto l'ombra dei rami. Ed era nella frode e nel lussuria che lo abbiamo raccolto, questo (albero) attraverso cui il caos ignaro si è trasformato per noi in un posto da abitare. Ecco persino lui, L’Archigenitore della nostra nascita, del quale ci vantiamo, persino lui non ha compreso questo discorso.

Così ora, figli del Pensiero, ascoltate, il Discorso della Madre della vostra misericordia, dato che siete diventati degni del mistero nascosto dagli Eoni, di modo che avete potuto riceverlo.

E la consumazione di questo Eone particolare e della vita diabolica, si è avvicinato a ed albeggia l'inizio del Eone che deve venire, che non muterà per sempre. Sono androgina. Sono madre e sono padre, poiché ho copulato con me stessa e con quelli che mi amano ed è attraverso me sola che il tutto si leva in piedi stabilmente.

Sono il grembo che dà la figura ai tutti dando vita alla Luce che brilla in splendore. Sono l’Eone che viene. Sono l'adempimento dei tutti, cioè Meirothea, la gloria della Madre.

Enuncio il discorso negli orecchi di coloro che mi conoscono.

Io vi invito nella Luce esaltata e perfetta. Inoltre, (per quanto riguarda) questa (Luce), quando vi entrate, sarete glorificati da coloro che danno la gloria e coloro che vi porranno sul trono. Accetterete gli abiti da coloro che danno gli abiti e i battezzatori vi battezzeranno e diventerete gloriosamente gloriosi, nel modo in cui eravate prima quando vivevate nella Luce. E mi sono nascosta in tutto e mi sono rivelata all'interno di loro, in ogni mente che mi cerca, che mi desidera, dato che sono io che ho dato la figura a tutti loro, quando non avevano forma. Ed ho trasformato le loro forme nelle altre forme , fino al tempo in cui una forma sarà data a tutti.

È attraverso me che la Voce è nata ed sono io che metto il soffio all'interno di coloro che sono miei.

Ed ho depositato in loro lo Spirito Santo eternamente santo ed sono ascesa ed entrata nella mia Luce.

Sono andata sul mio ramo e mi sono seduta là fra i Figli della Luce santa. E mi sono ritirata con loro nel posto della dimora che [...] si trasformano in [...] glorioso. Amen.

SUL FATO: SECONDO 

Sono la parola che abita nella Voce ineffabile. Abito dentro la Luce incorrotta e un Pensiero si è rivelato percettibile con il grande Discorso della Madre, anche se è una prole maschia quella che mi sostiene quale mio fondamento. (il Discorso) esiste dall'inizio nei fondamenti del Tutto.

Ma c’è una Luce che abita nascosta nel silenzio ed essa era prima che tutto venisse avanti. Considerando che (la Madre) da sola esiste come Silenzio, io solo la Parola, ineffabile, non inquinata, illimitata, inconcepibile. (La Parola) è una luce nascosta, porta frutto di vita, versa un'acqua vivente dallo zampillo invisibile, non inquinato, illimitato, cioè dalla Voce irriproducibile della gloria della Madre, la gloria della prole di Dio; un vergine del maschio in virtù di un Intelletto nascosto, cioè il Silenzio nascosto da tutti, essendo irriproducibile, una Luce illimitata, la fonte di tutti, la radice di intero Eone. È il fondamento che sostiene ogni movimento dell’Eone che appartiene alla gloria potente.

È il fondamento di ogni fondamento. È il soffio del potere. È l'occhio delle tre permanenze, che esistono come Voce in virtù del Pensiero. E’ una Parola in virtù del Discorso; è stata inviata per illuminare coloro che abitano nella nerezza. Ora Ecco! Rivelerò a voi i miei misteri, poiché siete i miei fratelli  e li conoscerete tutti. (5 linee mancano) Ho detto a tutti circa i miei misteri che esistono negli Eoni incomprensibili e indicibili. Ho insegnato loro i misteri con la Voce che esiste all'interno di un Intelletto perfetto e sono divenuta fondamento per il tutti e ho dato loro potere. La seconda volta sono venuta nel discorso della mia Voce. Ho dato la figura a coloro che prendono forma, fino alla loro consumazione.

La terza volta mi sono rivelata a loro nelle loro tende come Parola e mi sono rivelata nella somiglianza della loro figura. Ed ho portato l’abito di tutti e mi sono nascosta tra di loro e non mi hanno conosciuto eccetto quelli che ho autorizzato.

Per cui abito all’interno di tutti i Sovrani e le Potenze, con gli angeli, in ogni movimento che esiste in tutta la materia.

Mi sono nascosta all'interno di loro fino a che non mi rivelassi ai miei fratelli. E nessuno di loro (le Potenze) mi hanno conosciuta, anche se è io operavo in loro. Piuttosto, hanno pensato che il tutto fosse generato da loro, poiché sono ignari, non conoscendo la loro radice, il posto in cui si sono sviluppati. Sono la Luce che illumina il tutti. Sono la Luce che fa, gioisce nei miei fratelli, dato che sono scesa nel mondo dei mortali a causa dello Spirito che rimane in quanto è disceso (ed) è venuta avanti dalla Sofia innocente.

Sono venuta ed ho trasportato [...] e sono andata… (5 linee mancano) … che ha avuto  forma precedentemente ed io gli ho dato  l'Acqua di Vita, che lo mette a nudo nel caos che è nella nerezza, il massimo che esiste all'interno dell’ intero abisso, cioè del pensiero nel corporeo e nello psichico. Tutto questo ho compiuto. E lo ho messo a nudo ed ho messo su lui una Luce brillante, cioè la conoscenza del Pensiero del Padre.

Lo ho trasportato verso coloro che danno gli abiti - Yammon, Elasso, Amenai - e lo hanno coperto con un abito tratto dagli abiti della Luce;  lo ho trasportato ai battezzanti e lo hanno battezzato - Micheus, Michar, Mnesinous - e lo hanno immerso nello zampillo dell'Acqua di Vita.  Lo ho trasportato a coloro pongono sul trono  - Bariel, Nouthan, Sabenai – e lo hanno posto sul Trono di Gloria. Lo ho trasportato a coloro che glorificano - Ariom, Elien, Phariel - e lo hanno glorificato con la gloria del Padre. E coloro che strappano - Kamaliel lo hanno strappato via, [...] anen, Samblo ed i servi dei luminari santi grandi del  - e lo hanno preso nella Luce - posto di suo Padre. Ed ha ricevuto i cinque Sigilli della Luce della Madre, Protennoia e lo è stato assegnato a partecipare al mistero di conoscenza e si è trasformato in una Luce nella luce. Così ora… (5 linee mancano)

… Ho abitato in loro sotto la forma di ciascuno. L’Arconte ha pensato che fossi il loro Cristo. Veramente, abito in tutto. Veramente, all'interno di quelli in cui mi sono rivelato come Luce, ho eluso l’Arconte. Sono il loro caro, poiché in quel posto mi sono rivestito come il Figlio del Archigenitore ed ero come lui fino alla fine del suo decreto, che è l'ignoranza del Caos. E fra gli angeli mi sono rivelato nella loro somiglianza e fra le Potenze, come se fossi una di loro; ma fra i Figli dell'Uomo, come se fossi un Figlio dell'Uomo, anche se sono Padre di tutto. Mi sono nascosto presso loro tutti fino a che non mi rivelassi fra i miei membri, che sono miei ed li ho istruiti circa le ordinanze ineffabile e (circa) i fratelli. Ma sono incomprensibile ad ogni Sovranità e ad ogni Potenza regolatrice, tranne ai Figli della Luce, cioè coloro che sono legati al Padre. Queste sono le glorie che sono superiori ad ogni gloria, cioè i Cinque Sigilli, completi in virtù dell’Intelletto. Colui che possiede i cinque Sigilli di questi nomi particolari ha tolto l’abito dell'ignoranza ed ha messo quello della luce brillante. E niente gli sembrerà che appartenga alle Potenze dell’Arconte. Tra quelli di questa specie, la nerezza si dissolverà e l'ignoranza morirà. Ed il pensiero della creatura, che è diffusa, presenterà un singolo aspetto e il caos scuro si dissolverà e… (6 linee frammentarie)

. . . fino a che non mi rivelerò a tutti i miei fratelli  e fino a che non mi riunirò insieme tutti i miei fratelli all'interno del mio regno eterno. Ed ho comunicato a loro i cinque sigilli ineffabili affinché possa rimanere in loro ed anche loro possano rimanere in me. Quanto a me, mi sono posta sopra Gesù.  Lo ho strappato dal legno della croce e lo ho stabilito nei luoghi della dimora di suo Padre. E coloro che guardano sopra i luoghi della dimora non mi hanno riconosciuto. Perché io sono inafferrabile, insieme al mio seme; ed il mio seme, che è mio, Io lo disporrò nella Luce santa all'interno del Silenzio incomprensibile. Amen.



Fonte: Srs di Sabato Scala; Il tredicesimo apostolo; Saviano (NA), 25 giugno 2007
 - Il discorso dell’Apparenza in tre parti. Una Scrittura Sacra scritta dal Padre della Conoscenza Perfetta






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