martedì 10 gennaio 2012

LUIGI ENAUDI: PER I TECNICI IL PAESE È MATERIA DA MANIPOLARE, È CARNE DA MACELLO

Luigi Enaudi

«Diciamolo alto e forte, senza falsi pudori e senza arrossire: la potestà legislativa deve spettare esclusivamente al corpo "generico". Alla Camera presa nel suo complesso, anche se incompetente nelle singole questioni e nei singoli suoi membri.
Legiferare vuol dire stabilire dei principii e delle regole di condotta. A farlo non sono competenti gli specialisti e i "competenti". Costoro hanno un ben diverso compito: quello dell'esecuzione. A legiferare essi sono disadatti, perché guardano a un solo aspetto della questione; mentre, anche nelle questioni minime, bisogna guardare al complesso.
Per gli esperti, per la burocrazia, il Paese è materia da manipolare, è carne da macello; non anima da plasmare e da educare».

Parole che trasportate nell’oggi sono da brivido. Parole pronunciate nell’ imminente  vigilia della presa dei potere del fascismo, alla vigilia di una ventennale sospensione della democrazia e messe nero su bianco più di ottanta anni fa, il 6 settembre 1921,  da uno dei padri  della patrie,  il futuro presidente della repubblica Luigi Enaudi.

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