sabato 10 marzo 2012

A DIFFERENZA CHE NEL PASSATO, OGGI IL CAPO POLITICO NON DISTRIBUISCE PIÙ TERRE CONQUISTATE, E NEMMENO FEUDI, MA RENDITE ECONOMICHE.


«Una filosofia mai  cambiata, nemmeno se la confrontiamo con quella che regolava i rapporti fra le famiglie nelle società di cacciatori-raccoglitori.
Infatti, non esiste alcuna differenza strutturale fra l’atto con cui il capo-caccia stacca e divide le parti della preda tra coloro che hanno partecipato alla caccia e l’atto formale con cui un «capo-banda» politico dei nostri giorni attribuisce una rendita politica a uno dei suoi seguaci: un posto in un’azienda pubblica, una prebenda qualsiasi, un posto di giornalista o di dirigente della Radio-TV e via dicendo.
Quello che un tempo faceva l’esercito oggi lo fa il partito politico, che è una grande macchina per assegnare rendite politiche ai propri seguaci»
(Gianfranco Miglio: «Federalismi falsi e degenerati»).

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