sabato 29 dicembre 2012

IL TITOLO DI PONTIFEX MAXIMUS PASSÒ NEL 376 DAGLI IMPERATORI ROMANI AL VESCOVO DI ROMA


Augustus as pontifex maximus

La carica di Pontefice massimo, anche se di carattere più che altro rappresentativo, era il massimo grado religioso al quale un romano poteva aspirare, secondo la tradizione istituita da Numa Pompilio.
Nella Roma repubblicana, nel 253 a.C. abbiamo notizia dell'istituzione del Pontifex Maximus. Sebbene già 712 a.C. - Numa Marcio, secondo altre fonti lo stesso Numa Pompilio fossero stati legati a questa carica.
Anche il Grande Cesare nel 63 a.C. assunse il titolo di Pontifex Maximus rifiutando quello di Imperatore, che poi fu prerogativa dei grandi Imperatori Romani. Questo titolo fu poi assunto dai papi.
Con la rinuncia del titolo da parte dell'Imperatore Graziano nel 376,  la carica di pontefice massimo non fu più assunta da nessun imperatore, il titolo di Pontifex maximus fu assunto dai vescovi di Roma.

IL COSTRUTTORE DI PONTI

Il pontefice era un sacerdote della Religione romana. L'etimologia della parola pontifex (pontem facere) significa "costruttore di ponti", è erroneamente attribuito al fatto che in Grecia ci fossero i sacerdoti gephyraei, con lo stesso significato di "costruttore di ponti". Il che deriverebbe dal fatto che in Tessaglia le immagini degli Dei venissero poste sopra il ponte sul fiume Peneus.  I gephyraei erano una famiglia, forse un clan, e non una casta. Inoltre i sacerdoti greci adoravano Dei sul ponte, non costruivano ponti.
Viceversa l'arte di costruire ponti, che i Romani appresero dagli Etruschi, perchè i Romani non conoscevano l'arco ma gli Etruschi si, era considerata un'arte sacra, segreta e tramandata attraverso una casta, un po' come i costruttori delle cattedrali gotiche nella Francia medievale.............


Fonte: da Luigi Pellini del  3 dicembre 2012

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