giovedì 5 settembre 2013

LUIGI MARRA: EUGENIO SCALFARI, ANCHE LUI UN ANALFABETA, UN ACCATTONE, UNA NULLITÀ, AL SERVIZIO DELL’NWO (BANCHE, MASSONERIA, BILDERBERG, ASPEN ECCETERA).





19.8.2013   Marra


Anche quell’analfabeta e accattone di Eugenio Scalfari — un individuo che ha una consumata quanto gratuita e anzi risibile postura da filosofo o da ideologo, perché non ha mai espresso altro che fiuto nel seguire la corrente e nell’arrampicarsi socialmente — armato dei soliti ‘giusti’ appoggi (banche, massoneria, bilderberg, aspen.. insomma NWO), nonché di una serie di argomenti e  ‘tesi’ costituenti null’altro che la media dei luoghi comuni via via grati al sempiterno potere massonico bilderberghino (era massonissimo già il padre),  cerca ora, coerentemente, di far da spalla al sempre più vacillante, squallidissimo Enrico Letta.
Lo sostiene scrivendo con la sua novantennale supponenza di sparacazzate che solo la paura e la confusione ispirano il timore che il governo anch’esso massonico bilderberghino di Letta cada, perché, secondo lui, invece no, non cadrà! 
Non cadrà — a suo dire — perché non conviene a nessuno, perché la ripresa è prossima, perché tutto sommato tutto va ormai meglio eccetera: una sceneggiata che serve a dare la sensazione, ora che Letta cadrà, che se non si sono risolti i problemi non è perché lui e i suoi mandanti non sono in grado di risolvere nulla, ma solo perché appunto lo si è fatto cadere..

A parte poi che quello che questo canuto cialtrone, questo difensore di criminali — perché i bilderberghini e i massoni, specie poi se deviati, sono dei criminali (vedi la mia denunzia a Monti) — non spiega è perché mai sarebbe una cosa buona il fatto che un delinquente bilderberghino come Letta rimanga al governo.
Forse perché fa parte dello stesso ordine morale ed economico di merda di cui fa parte lui? 
 O perché capisce che se anche Letta va in crisi in pochi mesi significa che si avvicina sempre di più il momento in cui andranno in carcere tutti per avere difeso con ogni mezzo questo regime miserabili venduti alle banche che stanno causando più morte e malessere della peggiore delle pesti?
 Come potrebbe infatti mai sfuggirgli — se fosse l’uomo intelligente che solo dei cretini più cretini di lui possono ritenere che sia — che la crisi è frutto della diminuzione della domanda, e che dietro la diminuzione della domanda c’è l’involuzione climatica, perché le genti, nel mondo, stanno reagendo così al fatto che l’80% di quello che si produce non è ricchezza e non arreca benessere perché non serve a nulla e comunque va eliminato perché altrimenti in pochissimo tempo giungeremo all’ inabitabilità del pianeta?
 E com’è possibile che questo orecchiuto ancorché barbuto asino sostenitore di criminali non capisca che in ogni caso non si può risolvere nulla se prima non si elimina il crimine del signoraggio e le inenarrabili contraddizioni che esso ha innescato nei secoli e che si possono ormai risolvere solo confiscando le quote delle banche centrali di proprietà delle banche private, istituendo sì un nuovo ordine, ma nel quale lui e quelli come i suoi padroni, quelli ai quali deve il suo ‘successo’, devono avere il ruolo di emblema di ciò che non bisogna essere?



È infatti possibile che quello che lega Scalfari a questi criminali sia solo un fatto ‘culturale’? E cosa c’entra la cultura con il crimine? O non è invece probabile che abbia ragioni più concrete per difendere questa gentaglia con il suo silenzio?
Com’è cioè possibile che un uomo che ha così tanto le mani in pasta sia indenne da legami collusivi giuridicamente rilevanti con i criminali del bilderberg, delle dinastie Rothschild e Rockefeller, e insomma con la cupola dell’NWO? 
Dobbiamo davvero credere alle favole?

19.8.2013

Alfonso Luigi Marra



Fonte: srs di Eugenio Marra, da SIGNORAGGIO  del  18 agosto 2013
Fonte: visto su STAMPA LIBERA  del 20 agosto 2013

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