sabato 18 ottobre 2014

ITALIA: VERSO LA LEGALIZZAZIONE DI INCESTO E PEDOFILIA




di Gianni Lannes


L’Italia batte ancora una volta la Germania, in peggio si intende.
Ma chi se n’è accorto? Chi detiene il potere nello Stivale per conto terzi, senza neanche la parvenza di legittimazione del voto popolare, procede a piccoli, impercettibili passi all'indietro. Insomma, un regresso antropologico, culturale, sociale, e politico dopo l'altro.

Prima è stato approvato il disegno di legge S. 1154 “Riconoscibilità dei figli incestuosi”, presentato dalla senatrice del PD, tale Donatella Poretti, diventato all’unanimità la legge 219/2012, con il plauso di Enrico Letta (affiliato alle organizzazioni eversive internazionali, Bilderberg e Trilateral, come Prodi, Monti e tanti altri) e l'approvazione di destra, centro & sinistra.
Il 28 dicembre 2013, il capo abusivo dello Stato (vedi sentenza della Corte Costituzionale numero 1/2014) nominato da un parlamento di abusivi (a loro volta eletti con una legge incostituzionale), ha emanato il Decreto legislativo (attuativo) 154/2013 ("Revisione delle disposizioni urgenti in materia di filiazione").
Non è tutto. La stessa Poretti ed il cofirmatario senatore Perduca, hanno anche depositato il disegno di legge S. 1155, ovvero “Depenalizzazione dei delitti contro la morale della famiglia”.

L’autentica strategia di aggressione alla famiglia naturale è condensata nella relazione introduttiva, appunto, del disegno di legge: «Depenalizzazione dei delitti contro la morale della famiglia», con cui si chiede l’abrogazione (e quindi si legalizza de facto) del reato d’incesto.

Scrive la Poretti in questa relazione: «I due articoli che s’intende abrogare, art. 564 (Incesto) e art. 565 (Attentati alla morale familiare commessi col mezzo della stampa periodica), marchiano il nostro codice penale di un reato contro la morale di cui non si capisce l’utilità […]».

A parte il fatto che i figli incestuosi non riconoscibili godevano già di una significativa tutela (mantenimento, istruzione, educazione, alimenti se maggiorenni; diritto a un assegno vitalizio in caso di morte del genitore naturale), chiunque, anche scevro da ogni formazione giuridica, può ben capire le aberranti conseguenze del riconoscimento della famiglia incestuosa e della depenalizzazione dell’incesto:
gli adulti (padri, madri, zie, zii, nonni, nonne) possono tranquillamente unirsi sessualmente con propri consanguinei minori di età o comunque molto più giovani di loro, senza più timore di alcuna conseguenza penalmente rilevante.

In altri termini, tra gli osanna parlamentari così si sdogana definitivamente la pedofilia tra le mura domestiche.


riferimenti:





















Fonte: visto su SU LA TESTA  del 2 ottobre 2014


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