lunedì 5 gennaio 2015

ATTENZIONE AL CORTISONE: IL FARMACO CHE NON FA GUARIRE MAI!




Se si hanno problemi di infiammazioni, ghiandole gonfie, oppure di dermatiti o irritazioni delle pelle e si vuole risolvere subito il problema, (come spesso capita), bisogna assumere un farmaco a base di cortisone. Dopo due tre giorni di trattamento il sintomo svanisce completamente.

Si direbbe certamente, un farmaco davvero molto efficace.

Purtroppo però nella maggior parte dei casi, il problema si ripresenta,  dopo una o due settimane o a volte anche un mese dalla cura. Si può ripresentare, ad esempio, come un nuovo sfogo cutaneo, magari in un altro punto del corpo…  A questo punto, si decide di fare un’altra cura di cortisone e di nuovo, come per magia, finita la cura il problema sparisce.

Ma trascorre un altro mese e il problema si ripresenta,  questa volta però sembra essere più acuto, più grave. Ma si ricorre subito ai ripari prendendo un’ulteriore dose di cortisone. Il farmaco ha effetto anche questa volta,  però ci sono voluti diversi giorni e, nel guardarsi allo specchio, ci si accorge di essere più gonfi del normale: Il nostro corpo sta trattenendo i liquidi.

Viene da pensare che questo sia solo un effetto collaterale l’importante è che il problema sia stato risolto una volta per tutte. Allora ci si convince che nei giorni successivi il nostro corpo si sgonfierà e finalmente tutto tornerà come prima…

Ma,  solo dopo pochi mesi si ripresenta di nuovo il problema questa volta però non si tratta solo di un semplice sfogo cutaneo ma riferendosi ad un parere medico la prognosi dice che è comparsa una macchia sul fegato, ed è quindi meglio fare ulteriori indagini.

Si precipita così,  in un turbine di esami, controlli da specialisti,  alla ricerca di una soluzione rapida al problema… Nella speranza di trovarla.

In questo caso la sfortuna non c’entra.

Quale è il peggior effetto del cortisone?

Il cortisone inibisce il sistema immunitario, lo mette in pausa. Ecco perché dopo poche applicazioni lo sfogo cutaneo così come altri sintomi spariscono. Il sistema immunitario aveva smesso di lavorare.

Poniamoci invece questa domanda: Perché c’era uno sfogo cutaneo?

Con molta probabilità, nell’organismo era presente qualcosa, di indesiderato, tossine che il sistema immunitario faceva di tutto per eliminare, in questo caso attraverso la pelle.

Allora cosa è successo?

Il cortisone ha inibito il sistema immunitario e le tossine che dovevano essere espulse sono rimaste lì dove si trovavano: apparentemente si ha una sorta di guarigione, ma in realtà la minaccia più importante era rimasta all’interno del corpo.

Il nostro sistema immunitario continua  a combattere

Non appena l’effetto inibitore del cortisone viene meno, il sistema immunitario tenta di riorganizzarsi e ricomincia a svolgere il suo compito: difendere l’organismo dagli attacchi esterni.

Prova di nuovo ad eliminare le tossine che sono ancora presenti nell’organismo. Puntualmente ai primi sintomi il corpo è stato nuovamente inibito con il cortisone e la storia si ripete: le tossine continuano a non essere espulse.

Questo processo non fa che rendere quest’ultime più forti, concede loro il tempo di infettare più parti dell’organismo, ecco perché ogni volta che si ripresenta, lo sfogo richiede un trattamento con il cortisone per un periodo più lungo di tempo prima della sua scomparsa.

Continuando ad annullare sistematicamente il lavoro del sistema immunitario le tossine si accumulano e infettano sempre più l’organismo fino ad arrivare a infettare gli organi ed ecco che da un problema minimo si passa senza nemmeno accorgersene a un problema molto più grande.

Il risultato è un corpo malato, a cui non è stata data la possibilità di difendersi annullando la reazione del suo sistema immunitario.

E questa non è l’unica conseguenza;  grazie all’azione del cortisone si ottiene anche un corpo ricco di ritenzione idrica un corpo quindi che accumula ulteriori tossine che andranno a provocare ulteriori problemi in futuro quali malattie autoimmuni, Lupus, ovaio policistico, obesità, etc.

Un’ultima cosa importante,  da tenere a mente:  se si assume cortisone (corticosteroridi) bandiamo farmaci a base di Ibuprofene (come il moment) si rischia un’ ulcerazione ed emorragia gastrica.

 Ma allora come ci si deve comportare?

Quando si presenta uno sfogo cutaneo vuol dire che il nostro sistema immunitario è  all’opera, il nostro miglior Alleato.

La cosa peggiore che possiamo fare è inibire la sua azione utilizzando cortisone o simili (anche gli antistaminici agiscono in modo simile).

La cosa migliore che si può fare è aiutare il nostro sistema immunitario rinforzandolo.

 Ecco come fare per rinforzare il sistema immunitario:

Mangiare sano:

Ricondizionare perfettamente l’intestino, che è  la sede del sistema immunitario e l’organo principale che  interfaccia con l’esterno: tutto ciò che ingeriamo  passa per l’intestino il quale deve essere in grado di smaltire le tossine, assimilare completamente i nutrienti e l’acqua introdotta.

Movimento fisico:

Sono sufficienti 21 minuti al giorni in soglia aerobica per riattivare tutto il metabolismo.

Molto spesso la strada che porta alla guarigione in un tempo breve è la strada che porta alla continua recidiva. La strada invece più lenta spesso è quella che porta ad una completa guarigione.






Nessun commento: