lunedì 23 marzo 2015

DON MILANI E IL COMUNISMO


Don Lorenzo Milani sul comunismo, il 31 luglio 1966, ebbe a dire:


Il comunismo è la mediazione e l’organizzazione politica di ogni male, al fine di consentire, ad una classe dirigente parassitaria e brutale, la gestione di ogni forma di potere sulle spalle degli ultimi”.




QUEL “COMUNISTA” DI DON MILANI






Nemmeno la Chiesa esce incolume dall’infelice suddivisione del mondo tra “destra” e “sinistra”, categorie che gli studiosi della politica reputano defunte da oltre un decennio ma che continuano, come se nulla fosse, a contaminare il lessico comune.

Accade così che alcuni preti siano tutt’ora accreditati come comunisti ed altri come fascisti, quasi che il Vangelo possa essere guardato, a seconda di chi lo predica, come un inserto speciale dell’”Unità” o de "Il Giornale”.

Ora, si da il caso che il sacerdote più gradito negli ambienti di sinistra sia quel don Lorenzo Milani passato alla storia come il priore di Barbiana.

Non è mia intenzione deludere nessuno, né tanto meno pronunciarmi sull’appartenenza politica reale o presunta di Milani.

Reputo invece utile lasciare la parola a quest’ultimo che, in una lettera indirizzata all’avvocato Corrado Bacci scritta il 27 dicembre del 1961, a proposito del mondo politico di sinistra annotava:

Nelle Case del Popolo si vedono camerieri in giacca bianca che servono ai tavolini. E negli incontri sindacali non si riesce dai vestiti né dalla maniere a capire quali sono gli oppressori e quali gli oppressi[…] ho visto una foto di Togliatti all’Opera in smoking con dama ingioiellata accanto”.

In un’altra lettera spedita a Alessandro Mazzarelli, che col priore di Barbiana intrattenne una fitta corrispondenza, possiamo leggere:

Il comunismo è la mediazione e l’organizzazione politica di ogni male, al fine di consentire ad una classe dirigente parassitaria e brutale la gestione di ogni forma di potere sulle spalle degli ultimi”.

 Ancora:

Gli intellettuali comunisti, quasi tutti borghesi, soni i nostri nemici. Sono loro che vogliono quel laido “compromesso” fra gli sfruttati e gli sfruttatori. Lo vogliono in nome di Cristo e di Marx. Sono proprio dei figli di puttana […] i capi del comunismo affermano che la loro ideologia viene da lontano e andrà lontano. Non è vero. Il comunismo viene da pochi decenni di storia e va avanti strisciano e speculando tra le innumerevoli miserie della terra”.

Niente male, per un prete “comunista”.








Fonte:  da Liberta e Persona,  del  16 maggio 2009

Link: http://www.libertaepersona.org/wordpress/2009/05/quel-comunista-di-don-milani-1267/



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