giovedì 15 settembre 2016

SUMERI, ASSIRI, BABILONESI, EGIZI, EBREI: UN SOLO IMPERO





A proposito di testi particolari, ci piace segnalare l’interessante opera di Messod e Roger Sabbah: "I Segreti dell'Esodo". L'approfondimento è d'obbligo, pena capirci poco... L'oggetto della diatriba, riguarda le vicende della fuga ebraica dell'Egitto. 


Nulla di nuovo, in apparenza, ma… avete mai associato Abramo ad Akhenaton, Smenkhara a Ismaele o Sara a Nefertiti?  Un giochino simpatico che passa perfino dal binomio Horemeb-Aronne e da quello Ramose I-Mosè. Nel calderone tante informazioni attinte indifferentemente tra la Bibbia Aramaica e quella Ebraica, passando per il geroglifico pre e post amarniano. Naturalmente non mancano certezze e contraddizioni, ma è da leggere e rileggere.... 

Il popolo ebraico, guidato da Mosè, non era composto da schiavi di un'antica tribù in prigionia, bensì da membri di una casta sacerdotale costituitasi con il faraone monoteista Akhenaton. 

Con la controrivoluzione religiosa che ripristinò il politeismo nell'antico Egitto, i seguaci di Akhenaton furono costretti ad abbandonare la terra d'origine. Da qui il mito dell'Esodo biblico. Gli autori sono giunti a questa conclusione dopo uno studio ventennale. Rileggendo l'Antico Testamento in aramaico, accompagnati dall'esegesi biblica di Rachi (XI sec.) e con un paziente lavoro di comparazione, Roger e Messod Sabbah hanno scoperto similitudini sorprendenti tra geroglifici e alfabeto ebraico, tra Genesi e cosmologia egiziana. 




L'ORIGINE DEL DIO BIBLICO



The Tetragrammaton is the name of the Divine Almighty God. It is written from right to left as it appears.



Da Wikipedia l'enciclopedia libera

El biblico: il tetragramma biblico rappresentante il nome impronunciabile del Dio della Bibbia. Nella Tanakh ebraica, El è uno dei nomi coi quali viene citato il dio biblico Yahweh.


Ipotesi sull'origine del dio biblico 

I legami tra il dio semitico El ed il dio dell'Antico Testamento sono numerosi, a partire dalla raffigurazione stessa che, malgrado la riottosità dell'Ebraismo a rappresentare l'Essere Supremo, si dà di Dio, il quale appare ancora una volta immaginato come un vecchio seduto sul trono e con corna spuntanti dal capo.

Il fatto poi che l'El di Ugarit avesse un figlio di nome Yam ha indotto qualche studioso[5] a ipotizzare una affinità tra il figlio dell'El ugaritico e lo Yahvè ebraico: attestazione forse di una situazione politeistica ebraica in età pre-monarchica e monarchica, evolutasi poi in monoteismo.

Secondo alcune ipotesi popolazioni semitiche provenienti dalla Siria e residenti in Egitto durante il II millennio a.C., identificarono forse El col Dio unico Aton, sotto il regno del faraone Akhenaton. Allo stesso modo per cui Aton era considerato il creatore e generatore di tutti gli altri dèi del pantheon egiziano, così El sarebbe stato considerato il creatore degli dèi minori cananei cioè gli Elohim. Si addita come prova di questa identificazione il Salmo biblico numero 104 che ricorda l'Inno ad Aton scritto dal faraone Akhenaton, scritto solo su una tavoletta di argilla nel sito archeologico di Tell-el-Amarna, rimasta sepolta e ignorata sin dal tempo di quel faraone. 

Questa prima identificazione avrebbe favorito la diffusione del suo culto tra i seguaci di Aton dopo la restaurazione religiosa e in questo modo si potrebbe forse spiegare una genesi del Dio di Mosè da Aton. Per quanto riguarda il fatto che El sarebbe il padre di altri dei, gli Elohim, divinità minori maschili citati spesso nella Bibbia, occorre però tener presente che l'uso di un simile plurale sarebbe né più né meno che una forma di "pluralis maiestatis", allo stesso modo per cui, per riferirsi alla divinità siro-palestinese di Baal (Signore, Padrone), si usava il plurale di rispetto "Ba‘alim", o per Astarte si parlava di "Astarti" (Giudici 10:6).

Secondo alcuni, il vocabolo Israele potrebbe essere la trascrizione fonetica, nell'alfabeto dei geroglifici, degli dèi egizi e siriani Iside (IS), Ra (RA) e El (EL). Alla luce del fatto che, durante il regno del faraone Ramses II, i battaglioni dell'esercito egiziano si chiamavano coi nomi di dei, a qualcuno piace credere che la nazione d'Israele possa essere il risultato della defezione di tre battaglioni dell'esercito egiziano di stanza nel Sinai con a capo un generale di nome Mosè (nome che, in effetti, non è escluso possa appartenere all'universo onomastico egiziano). 

Successivamente la spiegazione del nome Israele avrebbe perduto le sue origini egizie e, per assonanza, avrebbe preso il significato dall'ebraico ISRA: colui che combatte, per significare ISRA-EL colui che combatte con Dio, e allo scopo venne fondato il mito di Giacobbe che combatte per un'intera notte con l'angelo di Dio. Occorre però sottolineare la totale impossibilità di argomentare scientificamente detta ipotesi.

Nell'ambito di un tentativo di unificazione della Palestina, fatto dal Re Giosia nel VII secolo a.C., si sarebbe identificato El, Dio creatore di Israele, con Dio, il Signore degli eserciti, Dio nazionale di Giuda. A tal fine altre ipotesi affermano che sarebbe stato scritto un libro di propaganda religiosa che unificava le genealogie delle tribù d'Israele e che in seguito sarebbe diventato la sacra Bibbia. Tutto ciò appartiene al campo delle pure ipotesi, mentre è più difficilmente contestabile il fatto che El e Yahweh abbiano caratteristiche assai diverse fra loro, pur rappresentando entrambi il Dio padre creatore, unico e onnipotente.

Secondo altre ipotesi invece El sarebbe legato agli aspetti mistici dell'Ebraismo, al profetismo e alla Cabala, tipiche tutte di una società ancora fortemente legata al nomadismo d'origine, mentre Yahweh sarebbe legato all'osservanza della Legge divina, al patto con Dio e alla circoncisione, allo studio della Torah e, quindi, a una concezione religiosa tipica dei modelli societari caratterizzati da sedentarismo.

La medesima radice <'-l-h>, da cui deriva il nome El, origina in arabo il termine Allah (articolo determinativo "al" + '-l-h), il Dio unico dei musulmani, e ilāh (divinità generica).


Fonte:  FIGLI DI ENOCH



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